
Il “Rapporto di Missione 2024” della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio ha l’obiettivo di mettere in evidenza la complessità e la varietà degli interventi svolti dai Servizi della Direzione generale e dalle Soprintendenze.
Il rapporto mette in luce l’importanza della sinergia tra conservazione e innovazione, con lo scopo di rendere il patrimonio culturale accessibile, sicuro e valorizzato per le future generazioni.
Nell’ambito del “Rapporto di Missione 2024”, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province BAT e Foggia è presente con due contributi:
- “La tutela del paesaggio in Provincia di Foggia e la nuova attività di pianificazione avviata”;
- “Monitoraggio e conservazione preventiva: Il caso di Castel Del Monte”.
La tutela del paesaggio in Provincia di Foggia e la nuova attività di pianificazione avviata
Il contributo sottolinea il lavoro avviato dalla della Soprintendenza nel processo di analisi e monitoraggio delle aree paesaggistiche di particolare interesse, con l’obiettivo di preservare i valori culturali e naturali, mettendo in evidenza l’approccio partecipativo tra enti locali, esperti e comunità, per definire strategie condivise nell’ambito della pianificazione paesaggistica. L’approccio voluto dalla Soprintendenza mira a bilanciare la conservazione del patrimonio con le esigenze di sviluppo e trasformazione del territorio, segnando un passo significativo verso una tutela più dinamica e inclusiva del paesaggio, in linea con le sfide contemporanee.
Monitoraggio e conservazione preventiva: Il caso di Castel Del Monte
Il caso di Castel del Monte rappresenta un esempio significativo di monitoraggio e conservazione preventiva applicata a un sito di rilevanza storica e culturale.
Castel del Monte, patrimonio UNESCO, è sottoposto a un sistema di monitoraggio costante per valutare lo stato di conservazione delle sue strutture e prevenire eventuali danni.
Questo include l’analisi delle condizioni ambientali e strutturali. Il monitoraggio è assicurato anche grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi, come sensori e scanner 3D, per raccogliere dati dettagliati e creare modelli digitali del sito. Questi modelli aiutano a identificare aree a rischio e pianificare interventi mirati.
La conservazione preventiva si concentra su interventi non invasivi per mantenere l’integrità del monumento. Questi includono la pulizia delle superfici, il controllo dell’umidità e la protezione contro agenti atmosferici.
Oltre alla conservazione, il progetto mira a rendere Castel del Monte più accessibile e fruibile attraverso percorsi tattili, pannelli didattici e strumenti digitali per migliorare l’esperienza dei visitatori, inclusi quelli con disabilità.
Il progetto coinvolge diverse istituzioni, tra cui la Direzione regionale Musei Puglia, esperti di conservazione e tecnologie, e comunità locali, per garantire un approccio integrato e sostenibile.